29 agosto 2013

"Chi l'ha detto che in questi casi soffre di più chi è ammalato? Chissà perché il mio compagno non si era nemmeno chiesto se invece la sofferenza non fosse maggiore per chi, senza cadere malato o scoppiare in lacrime, continuava ad avere appetito, ad uscire e a vedere gli amici". 
Questa è una delle frasi con cui inizia il libro della bravissima scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, pseudonimo di 吉本真秀子 Yoshimoto Mahoko
Scrittrice pluripremiata, per il suo stile ha tratto spunto da Stephen King. E si vede!!! 
Banana Yoshimoto

L'abito di piume non è un libro che pretende di entrare nella lista dei classici della letteratura mondiale che bisognerebbe assolutamente leggere poiché hanno sconvolto il mondo della cultura. E' un libro scritto in maniera semplice, la cui lettura procede in maniera molto scorrevole e dal quale, leggendo tra le righe, si possono trarre molti insegnamenti!!! E' un libro rivolto specialmente al mondo femminile, al quale consiglio di leggerlo almeno una volta nella vita!!! 
Nella letteratura e nei film, raramente si narrano storie di rapporti extraconiugali con gli occhi dell'amante...in genere il protagonista principale è sempre colui il quale viene tradito. Questo inconsciamente ci porta a ragionare in un determinato modo. Anche se a mio avviso tali rapporti sono quasi intollerabili, sarebbe una buona cosa pensare ogni tanto anche all'amante e al suo stato d'animo...perché ce l'ha. Quello che davvero meriterebbe una bastonata è il partner che tradisce...e lì, in realtà, bisognerebbe capire il perché prima di ogni iniziativa! 
Questo libro parla proprio di una ragazza, Hotaru, che scappa dalla città e dalle sue pene d'amore e ritorna nel suo paese natale a vivere con il padre. La sua era una relazione con un uomo sposato che andava avanti felicemente da otto anni, fin quando questo fotografo improvvisamente le dice che è finita e preferisce stare solo con sua moglie. E' finita. Così. Senza un preavviso o qualche sentore che le facesse capire che prima o poi tutto potesse finire. E' in questi casi che il genere femminile si sente davvero trattato come "donna-oggetto". Lei, quindi, decide di ritornare alle sue origini. E in un certo senso il suo è un ritorno all'infanzia in cui cerca pace, serenità e l'affetto preduto, che trova nella sua cara vecchia nonna. Qui, dopo un lungo percorso interiore, magistralmente descritto dalla scrittrice, incontrerà un ragazzo, semplice e genuino come lei, che costituisce la chiave di volta del romanzo. Questo infatti, non è un incontro casuale. Appena lei incontra Mitsuru, ha una strana sensazione di déjà vu. E' convinta di averlo già incontrato da qualche parte. E con l'aiuto della nonna, che porta con se tutta la saggezza e la magia tipica del mondo giapponese, scopre un evento misterioso di forte carattere emotivo! 
Ryuichi Sakamoto
Anche il titolo non è un caso. Indica un particolare tipo di kimono, presente nella mitologia e appartenente alle "TENNYO", paragonabili alle nostre donne-angelo. Ora, Hotaru, guarita dal suo dolore, può finalmente indossare l'abito di piume e librarsi in volo, alla ricerca di una vita "leggera" e felice, alla ricerca di veri sentimenti.
Volendo fare un parallelo con il mondo musicale, questo romanzo struggente, che trasmette forte emozioni, potrebbe essere paragonato alla musica minimalista e, più di tutti, al compositore suo connazionale, Ryuichi Sakamoto, tra l'altro presente al Festival di Venezia 2013. 
Non so perché, ma questi due artisti li ho conosciuti in un periodo depressivo e mi son resa conto che, in realtà si assomigliano molto nel loro stile (...non solo estetico...se vedete, sono uguali!!!). 
Leggere la Yoshimoto, mentre in sottofondo avete Sakamoto, non può che essere l'apoteosi!!! 
Buona lettura!!!


 


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2 commenti:

  1. Ho letto il libro, fa molta "atmosfera" come la musica ambient appunto :)

    Si perde un poco nel finale e sicuramente ha un linguaggio semplice, molto pop, anche se probabilmente categorie europee sono difficili da applicare ad una lingua "aliena" come il giapponese.

    La traduzione per le lingue asiatiche è in pratica una riscrittura.

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  2. Ottima analisi!!!
    Anch'io ho avuto le stesse identiche sensazioni...per questo, infatti, ho fatto un parallelo con i minimalisti!!!
    Io credo che tutta la cultura giapponese (e non solo la scrittura) sia talmente diversa dalla nostra cultura. Proprio questo è il motivo per il quale ci risulta difficile capire tante sfaccettature.
    Già il titolo di questo libro, infatti, si rifà ad un mondo animista di difficile comprensione per noi occidentali. E non possiamo far altro che limitarci ad una traduzione che, non potendo essere letterale, ci dà il più possibile l' idea del pensiero dello scrittore!!!

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